La Fauna della Riserva


Nonostante l’esiguità dell’area, le Gole del Sagittario sono caratterizzate da una notevole diversità di ecosistemi, cui si accompagna una grossa varietà di specie animali.

MAMMIFERI
Quasi tutte le specie di mammiferi della fauna appenninica sono presenti nella Riserva: il Capriolo, il Cervo e il Cinghiale così come il Tasso e la Volpe l’istrice sono facilmente osservabili. Da rilevare è la presenza della Lepre italica (Lepus corsicanus), che da sola conferisce alla Riserva un valore straordinario. Si conferma la presenza del Lupo (Canis lupus), anche con un nucleo riproduttivo nel territorio protetto e dell’Orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus), che fa registrare sempre più numerose segnalazioni di avvistamento. Recentemente, grazie all’utilizzo delle fototrappole, è stata accertata la presenza della Puzzola (mustela putorius) e del Gatto selvatico (Felis silvestris), sempre più frequenti appaiono gli avvistamenti di esemplari di camoscio appenninico Rupicapra pyrenaica ornata). 

All’interno della Riserva è presente un popolamento di notevole ricchezza ed importanza qualitativa; le specie censite comprese nell’Allegato II: Barbastello comune (Barbastella barbastellus), Miniottero di Schreiber (Miniopterus schreibersii), Vespertilio smarginato (Myotis emarginatus), Ferro di cavallo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum), Vespertilio maggiore/di Blyth (Myotis myotis/blythii), Ferro di cavallo minore (Rhinolophus hipposideros).

 ORNITOFAUNA
La comunità ornitica conta di 131 specie, tra cui annoveriamo il Merlo acquaiolo (Cinclus cinclus), la Coturnice (Alectoris graeca saxatilis), il Calandro (Anthus campestris), la Tottavilla (Lullula arborea), il Succiacapre (Caprimulgus europaeus), e tutti i rapaci notturni ad esclusione del Gufo reale. In inverno è facile osservare sulle rocce o, addirittura, sulle mura degli edifici del borgo di Castrovalva, il Picchio muraiolo (Tichodroma muraria), simbolo della Riserva. Qui nidificano la maestosa Aquila reale Aquila chrysaetos), il Falco pellegrino (Falco peregrinus) e il Gracchio corallino (Pyrrhocorax pyrrhcorax). I boschi di latifoglie sono uno degli ultimi rifugi per il Picchio dorsobianco (Dendrocopos leucotos) che, particolarmente legato alle foreste di faggio, qui trova il suo habitat ideale.

INVERTEBRATI
Nella Riserva sono state effettuate ricerche relative a invertebrati acquatici e lepidotteri, i quali mostrano uno spettro faunistico piuttosto diversificato (246 specie, appartenenti a 12 famiglie) si cita come esempio la presenza nel territorio della Falena dell’edera, Euplagia quadripunctaria conosciuta anche con il sinonimo di Callimorpha. Nei tratti fluviali predominano ditteri, plecotteri, efemerotteri e tricotteri, mentre negli ambienti sorgivi predominano i crostacei anfipodi e gli efemerotteri. L’area è caratterizzata da un’alta incidenza di microinvertebrati (o meiofauna), in cui predomina il gruppo dei crostacei Copepodi: tra questi, sono stati individuati una specie endemica di Cavuto (Nitocrella sp.), un paleorelitto di origine marina di grande interesse biogeografico e conservazionistico, che è anche un endemita appenninico raro (Pseudoectinosoma reductum) e la specie Parastenocaris italica, endemismo italiano che si trova al limite meridionale del suo areale.

ITTIOFAUNA
La specie ittica dominante è la Trota fario (Salmo trutta trutta), con un popolamento strutturato e in buone condizioni. È presente anche la Rovella (Rutilus rubilio), un ciprinide endemico dell’Italia peninsulare, presumibilmente solo occasionale nella Riserva, e accertata è la presenza della specie Trota appenninca (Salmo macrostigma) protetta a livello comunitario, il cui numero di esemplari appartenenti al ceppo autoctono però è fortemente ridotto, con un ancor più ridotto numero di esemplari puri, e la popolazione versa in un grave stato di introgressione genica a causa della concomitante presenza di una abbondante popolazione di trota fario di ceppo “atlantico”.

RETTILI E ANFIBI
Interessante è la presenza di una comunità erpetologica variegata tra cui annoveriamo la Salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata), l’Ululone appenninico (Bombina variegata) e il Cervone (Elaphe quatuorlineata). Tra gli anfibi ci sono la Rana appenninica (Rana italica) e la Rana di lessona (Rana lessonae), mentre tra i rettili si possono annoverare il Ramarro occidentale (Lacerta bilineata), la Lucertola muraiola (Podarcis muralis), la Lucertola campestre (Podarcis siculus), il Biacco (Hierophis viridiflavus) e il Saettone (Zamenis longissimus). Specie quali la Salamandrina dagli occhiali (Salamandrina perspicillata ex Salamandrina terdigitata), e in particolare la Rana appenninica e la Lucertola muraiola possono essere rinvenute, all’interno della Riserva, e dell’omonimo SIC, nelle zone più umide ed ombrose, collegate ad ambienti aperti anche antropizzati, mentre negli ambienti aperti e ben soleggiati si rinvengono numerosi rettili, quali il Ramarro occidentale (Lacerta bilineata), la Luscengola (Chalcides chalcides) e il Biacco (Hierophis viridiflavus). Nello stagno didattico di Cavuto è stato rinvenuto il Tritone punteggiato (Triturus vulgaris), probabilmente in seguito al reimpianto di vegetazione acquatica prelevata da altri canali. Rivestono particolare importanza i fontanili, come quello della Sorgente di Curzio, dove è stato rinvenuto l’Ululone appenninico (Bombina pachypus), un endemismo italiano presente anche a Cavuto. Nelle varie tipologie di raccolta d’acqua e fontanili si segnala la presenza di Rane verdi (Rana bergeri/hispanica complex) e della Natrice dal collare (Natrix natrix). Le zone ecotonali, infine, sono l’habitat ideale del Colubro liscio (Coronella austriaca) e del Cervone (Elaphe quatuorlineata), specie quest’ultima poco frequente e di grande interesse conservazionistico.

 



Stregona dentellata

Prima Segnalazione di Saga pedo (Pallas 1771) nel territorio della Riserva Naturale Regionale/Oasi wwf Gole e SIC  Sagittario. Un nuovo tassello giunge ad...

Orso bruno marsicano

Quando appare un orso in bosco, il mondo si spacca in due. Una parte gli dà un nome, come se fosse un cane o un gatto, e si batte per la sua libertà. L’altra...

Lupo

Nevica nel bosco. C’è il silenzio di un lupo in ogni fiocco. (Fabrizio Caramagna) Nel 1970  WWF Italia e Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise...

Gatto selvatico

E’ stato definito un gufo senza ali, e in effetti quella del gatto selvatico e dei rapaci notturni è davvero, per molti aspetti, una vita parallela. Da...