Stregona dentellata

Prima Segnalazione di Saga pedo (Pallas 1771) nel territorio della Riserva Naturale Regionale/Oasi wwf Gole e SIC  Sagittario.

Un nuovo tassello giunge ad arricchire la biodiversità di questo territorio grazie all’osservazione diretta fatta nei giorni scorsi da Romina Fusillo e Manlio Marcelli, entrambi specializzati in ecologia animale e fondatori   della   società di ricerca faunistica LUTRIA con sede in Roma. I due ricercatori hanno rilevato ad inizio agosto la presenza della Saga Pedo (Pallas 1771), nota comunemente come Stregona Dentellata, ad una quota di circa 900 m.s.l.m.  Si tratta di uno degli insetti più grandi d’Europa (fino 1 2 cm di lunghezza), protetta a livello Europeo, inserita nella lista rossa mondiale IUCN come “specie vulnerabile”, nell’allegato IV della direttiva Habitat e nell’allegato II della Convenzione di Berna. Deve il suo nome a Saga, dea della mitologia norrena, che significa “veggente” mentre pedo deriva dal greco pedon, e significa “superficie della terra”. È una specie xerotermofila di medie quote e colonizza ambienti più o meno aperti con vegetazione erbacea e cespugli, dove si muove con poca agilità, senza compiere salti particolarmente lunghi. Diversamente da gli altri grilli, questo ortottero è un abile predatore, si potrebbe quasi paragonarlo al T-REX degli insetti, di cui si nutre catturandoli abilmente con le sue zampe anteriori dotate di spine, ricordando un po’ la mantide religiosa, con cui tra l’altro compete per risorsa trofica.

Prima curiosità su questa cavalletta: le popolazioni sono costituite, quasi esclusivamente da femmine, che si moltiplicano per partenogenesi, ovvero sono in grado di produrre uova fertili senza lo sperma del maschio. Le uova, deposte nel terreno, possono rimanere in incubazione per anni nel sottosuolo Le giovani ninfe, simili per aspetto alle femmine adulte, nascono in primavera, generalmente a marzo, raggiungendo la taglia definitiva prima della fine dell’estate. In autunno vengono deposte nuove uova e con l’arrivo dei primi freddi le femmine adulte muoiono, completando così il loro ciclo vitale. Seconda curiosità: Pare che in Italia la specie sia conosciuta addirittura da 3.000-2.300 anni fa, fin dall’epoca della civiltà nuragica protosarda; ad essa risale, infatti, la realizzazione di un bronzetto che la raffigura, rinvenuto nel 1873 durante lavori effettuati in una località fra Cagliari e Muravera; secondo La Greca (1996), “questo bronzetto può essere ritenuto come la più antica citazione di un insetto della fauna italiana”.

La Saga pedo è specie particolarmente protetta in Austria e Francia, dove è presente come prezioso relitto della natura steppica orientale tanto che è stato emanato un decreto prefettizio di tutela dell’habitat, trasformandola così in una specie-ombrello che tutela tutto l’ambiente circostante. In Italia questa specie molto rara è segnalata in alcune località tutte legate ad un clima mediterraneo, in particolare in Italia settentrionale è uno degli elementi più indicativi delle oasi xerotermiche e steppiche ed è un ottimo indicatore di elevata qualità ambientale. Benché sia una specie di grande interesse scientifico ed entomologico, la sua biologia, i requisiti ecologici e le sue dinamiche demografiche sono praticamente sconosciute. Sarebbe quindi interessante, considerata questa prima segnalazione, avere la possibilità, con fondi appositamente dedicati, realizzare una mappatura regolare dei siti in cui la specie è presente e il monitoraggio dell’abbondanza della popolazione locale valutando infine la  necessità di una sua salvaguardia assoluta così come è già avvenuto per altri animali e piante «testimoni del passato», e frammenti di uno straordinario mondo naturale, che purtroppo sembra ormai destinato a ridursi, se non addirittura a scomparire del tutto.

Un grazie a Romina e Manlio per la preziosa segnalzione

Oasi WWF dal 1991 gestita in convenzione con l’Istituto Abruzzese Aree Protette

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